Addio Blekko: il motore di ricerca si unisce al team Watson di IBM

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Matt McGee on March 27, 2015 at 7:35 pm

  • Categories:Blekko, Channel: Industria
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    Aggiungi Blekko alla lista dei motori di ricerca startup che sono venuti e ora se ne sono andati.

    Un messaggio sulla home page di Blekko, mostrato sopra, dice che “La tecnologia blekko e il team si sono uniti a IBM Watson!” La pagina reindirizza a un post sul blog Smarter Planet di IBM, dove le cose diventano un po’ confuse. Il messaggio della home page di Blekko dà l’impressione di un’acquisizione completa, ma il post di IBM menziona l’acquisizione di “alcune tecnologie.”

    Nel nostro lavoro per migliorare le prestazioni dei sistemi di calcolo cognitivo, stiamo costantemente esplorando nuovi modi per identificare, comprendere e utilizzare le informazioni da fonti pubbliche e private. A tal fine, siamo entusiasti dell’acquisizione di alcune tecnologie da Blekko, Inc, che ha chiuso questo pomeriggio. Questo fornirà l’accesso a contenuti aggiuntivi che possono essere infusi in prodotti e servizi basati su Watson forniti da IBM e dai suoi partner.

    Abbiamo raggiunto il CEO di Blekko Rich Skrenta (che ha twittato la notizia) per chiarimenti su ciò che IBM sta acquisendo, e aggiorneremo questo se impariamo di più.

    Blekko è uscito dallo stealth nel 2008 con Skrenta promettendo di creare un motore di ricerca con “differenziazione editoriale algoritmica” rispetto a Google. Il suo motore di ricerca pubblico ha finalmente aperto nel 2010, lanciando quello che il sito ha chiamato “slashtags” – uno strumento di personalizzazione e filtraggio che ha dato agli utenti il controllo sui siti che hanno visto nei risultati di ricerca di Blekko.

    Nel 2011, Blekko è andato all’offensiva contro Google sullo spam, lanciando un sito web “spam clock” su spamclock.com che contava il milione di pagine web spam che Blekko sosteneva fossero pubblicate online ogni ora. Questo accadeva proprio quando il dibattito sulle content farm e Google si stava davvero scaldando, e all’inizio del 2011 Blekko ha persino annunciato che stava bandendo le content farm dal suo indice. Circa tre settimane dopo, Google ha annunciato l’aggiornamento dell’algoritmo Panda, il proprio sforzo per combattere lo spam nei risultati di ricerca – in nessun modo una risposta all’annuncio di Blekko, ma certamente una convalida indiretta che Blekko, e altri che si erano lamentati della quantità di spam nell’indice di ricerca di Google, erano su qualcosa.

    Blekko è rimasto fuori dalle notizie per quasi due anni, però, con alcune delle sue ultime menzioni come un’app di ricerca per tablet e un round di finanziamento congiunto/layoffs.

    (Suggerimento via VentureBeat.)

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    Informazioni sull’autore

    Matt McGee

    Matt McGee è entrato in Third Door Media come scrittore/reporter/editor nel settembre 2008. È stato redattore capo da gennaio 2013 fino alla sua partenza nel luglio 2017. Può essere trovato su Twitter a @MattMcGee.

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