Akkoub
La akkoub (Gundelia tournefortii) è una pianta spinosa, simile al cardo, che cresce in aree semi-desertiche in Palestina. Questo vegetale selvatico è diventato recentemente famoso dopo che alcuni ricercatori hanno ritrovato dei suoi granelli di polline sulla Sindone di Torino. Viene raccolta durante la stagione sulle montagne della zona circostante. Due città famose per l’utilizzo di akkoub sono Nablus e Jenin, che utilizzano questo vegetale tutto l’anno, conservato in refrigeratori. Akkoub è una pianta selvatica difficile da raccogliere a causa della sua posizione montanara e delle foglie spinose. Ha un sapore simile al carciofo. Le foglie, gli steli, le radici, e i boccioli immaturi dei fiori della pianta akkoub sono commestibili quando germoglia in primavera (febbraio-marzo). Le piante diventano sempre più secche durante l’estate, le foglie ingialliscono e crescono le spine. Prima di seccarsi completamente, la pianta si stacca dalle sue radici ed è spinta dal vento, disperdendo i semi per il prossimo anno, per questo è soprannominata ‘cardo che rotola’. Nella cultura araba e palestinese in particolare, viene utilizzati per la preparazione di cibi e per scopi curativi, e queste culture rispettano e si identificano con questa pianta. Esistono diversi modi per cucinare l’akkoub, dalla frittura con le uova alla cottura con carne di agnello e yogurt. Per utilizzarli in cucina, i cardi devono prima essere rimossi, che è un processo molto impegnativo. La pulizia e la preparazione di akkoub è un rituale complesso a Nablus. Le donne Nablulsi si riuniscono e trascorrono ore a pulire il vegetale fino ad avere le dita nere. Conservano la pianta in grandi quantità per utilizzarla tutto l’anno o per regalarla ai familiari che vivono all’estero. Mentre una volta intere famiglie raccoglievano akkoub, ora questa tradizione è a rischio a causa della difficoltà e del tempo necessario per la sua raccolta, pulizia e cottura.
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