Il morbo di Alzheimer (AD) è il disturbo neurodegenerativo più comune nel mondo, ma la sua eziologia non è ancora completamente compresa. L’identificazione dei meccanismi patologici sottostanti sta diventando sempre più importante per la scoperta di biomarcatori e terapie, per i quali la metabolomica presenta un grande potenziale. In questo lavoro, abbiamo studiato le alterazioni metaboliche in diverse regioni del cervello dei topi APP/PS1 utilizzando un approccio metabolomico ad alta produttività basato sulla combinazione della gascromatografia-spettrometria di massa e la cromatografia liquida ad altissime prestazioni-spettrometria di massa. Le statistiche multivariate hanno mostrato che le perturbazioni metabolomiche sono diffuse, colpendo principalmente l’ippocampo e la corteccia, ma sono presenti anche in regioni non principalmente associate con AD come lo striato, il cervelletto e i bulbi olfattivi. Molteplici vie metaboliche potrebbero essere collegate allo sviluppo di disturbi di tipo AD in questo modello di topo, tra cui il metabolismo purinico anormale, fallimenti bioenergetici, dishomeostasis di aminoacidi e disturbi nei lipidi di membrana, tra gli altri. È interessante notare che sono state osservate alterazioni specifiche della regione per alcuni dei potenziali marcatori identificati, associati a una composizione anormale degli acidi grassi dei fosfolipidi e delle sfingomieline, o una regolazione differenziale degli aminoacidi neurotrasmettitori (ad esempio glutammato, glicina, serina, N-acetil-aspartato), non precedentemente descritto a nostra conoscenza. Pertanto, questi risultati potrebbero fornire una nuova visione della patologia cerebrale nella malattia di Alzheimer.