Il sistema americano di produzione si è evoluto nel corso del XIX secolo. Il sistema era caratterizzato da un insieme di metodi di produzione che coinvolgevano lavoratori semi-specializzati che utilizzavano macchine utensili e maschere per produrre parti intercambiabili standardizzate e identiche per ottenere tolleranze meglio specificate. Questi metodi producevano parti che potevano essere assemblate e montate insieme con minimi disadattamenti e rilavorate in un tempo limitato e con competenze e manodopera limitate. Questo sistema ha introdotto il concetto di garanzia della qualità nella produzione. Poiché furono le aziende americane che per prime adottarono con successo il sistema, fu chiamato il sistema americano di produzione.
La richiesta di produzione di parti identiche intercambiabili ha dato il via allo sviluppo della produzione di parti da parte di manodopera semiqualificata con l’assistenza di macchine e strumenti di precisione accurati. Come risultato, c’era una ridotta domanda di lavoratori completamente qualificati. Tale sviluppo del processo di produzione divenne la strategia di gestione dominante e portò alla divisione del lavoro per una maggiore produttività e standard di qualità del prodotto.
L’uso di macchinari nelle operazioni e nelle macchine utensili portò dei vantaggi qualitativi come la coerenza nell’intercambiabilità delle parti e una maggiore produttività. Questo ha poi portato al concetto di un sistema di garanzia della qualità. Tali vantaggi hanno incoraggiato i produttori a proporre più idee per le innovazioni. Questi stessi vantaggi hanno anche portato allo sviluppo di nuove macchine utensili, maschere e attrezzature per produrre prodotti più precisi e di qualità superiore.