Andrea Pisano (ca. 1290-1348) fu il più importante scultore del XIV secolo a Firenze, oltre che un architetto.
Andrea Pisano, detto anche Andrea da Pontedera, nacque a Pontedera vicino a Pisa. Potrebbe essersi formato nella bottega di Tino di Camaino, un seguace di Giovanni Pisano. Il lavoro di Andrea prima del 1330 è sconosciuto. Secondo Lorenzo Ghiberti, Andrea fece molte cose per S. Maria della Spina, Pisa, anche se nulla di ciò che è rimasto può essere assegnato a lui con certezza.
In un documento del 22 gennaio 1330, il nome di Andrea appare per la prima volta come maestro delle porte (artista delle porte) in relazione al primo set di porte di bronzo per il Battistero di Firenze. Fu capomastro del Duomo di Firenze (1337-1340) e del Duomo di Orvieto (1347). Morì prima del 19 luglio 1348, quando il nome di suo figlio, Nino Pisano, apparve come capomastro a Orvieto.
Le sue opere
Le porte di bronzo del Battistero, che ora adornano il portale sud, sono il capolavoro di Andrea. Nel 1329 un membro della corporazione dei mercanti di stoffe, che era responsabile della decorazione del Battistero, fu inviato a Pisa per studiare le porte della Cattedrale e poi a Venezia per assicurarsi un fondatore di bronzo per il progetto di Firenze. Secondo un documento del 2 aprile 1330, il modello in cera di Andrea per le porte era finito. Le porte, che furono appese entro il 15 marzo 1336, sono iscritte con il nome di Andrea. Sono costituite da due grandi ali di bronzo decorate con 28 rilievi dorati incastonati in quadrifogli. Le 8 cornici inferiori, 4 su ogni anta delle porte, mostrano le Sette Virtù più l’Umiltà. Le 20 cornici superiori raccontano la storia di Giovanni Battista. Nei rilievi narrativi si basò sul ciclo di mosaici nella cupola del Battistero e sulle pitture murali di Giotto nella Cappella Peruzzi, Sta Croce, che raccontano entrambi la storia del Battista. Lo stile di Andrea in questi rilievi è gotico e molto più vicino a Giotto che allo stile bizantino dei mosaici.
I rilievi sono medio alti con, di solito, poche figure che si muovono su una piattaforma poco profonda davanti a elementi architettonici o di paesaggio. I movimenti, dignitosi e trattenuti, scaturiscono dai ritmi che Andrea stabilisce sulla superficie con drappeggi profondamente piegati e posture aggraziate e ondeggianti. La scultura di figura è, in generale, subordinata al quadro architettonico complessivo del portale.
Andrea fu anche responsabile di una serie di rilievi in marmo (1337-1340) sui due registri più bassi del Campanile del Duomo fiorentino (ora nel Museo del Duomo); nello stile sono simili alle porte in bronzo. Un gruppo di re, profeti e sibille a grandezza naturale (anch’essi nel Museo del Duomo) erano destinati a decorare le nicchie del Campanile. Anche se fatte più o meno nello stile di Andrea, probabilmente non sono opere autografe. Due statue di Cristo e Santa Reparata (nello stesso museo), di notevole qualità, sono comunemente attribuite ad Andrea.
Altre letture
Per le informazioni più aggiornate su Andrea Pisano vedi John Pope-Hennessey, An Introduction to Italian Sculpture, vol. 1: Italian Gothic Sculpture (1955). □