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La più ampia di tutte le compilazioni degli antichi annali d’Irlanda. Iniziano, almeno nominalmente, a A.M. 2242 e sono continuati fino a A.D. 1616. Le voci che sono scarne e scarne durante il primo periodo diventano meno tali man mano che gli “Annali” progrediscono, e verso la fine diventano in parte quasi come una storia nella loro diffusione. Il principale compilatore di questi “Annali” fu Michael O’Clery, un nativo di Donegal, che era stato di professione un antiquario e un poeta preparato, ma che in seguito si unì all’Ordine Francescano e andò nella loro casa irlandese a Lovanio. Poi fu rimandato in Irlanda dal suo famoso compatriota, padre John Colgan, per raccogliere le vite dei santi irlandesi. Molte di queste vite che egli copiò durante quella visita, dai vecchi libri di pergamena d’Irlanda, si trovano ora nella Biblioteca Borgognona di Bruxelles. In seguito, sotto il patrocinio di Fergal O’Gara, signore di Moy Gara e Coolavin, nella contea di Sligo, concepì la pia idea di raccogliere e redigere tutti gli antichi libri di pergamena degli annali che poteva trovare in tutta l’Irlanda, e di unirli in un tutto unico. “Ho pensato”, dice O’Clery, nella sua dedica a O’Gara, “che avrei potuto ottenere l’assistenza dei cronisti per i quali avevo più stima, per scrivere un libro di annali in cui queste questioni potessero essere messe a verbale, perché se la loro scrittura fosse stata trascurata al momento, non si sarebbe più trovata per essere messa a verbale fino alla fine del mondo. Tutti i migliori e più copiosi libri di annali che ho potuto trovare in tutta l’Irlanda sono stati raccolti da me – anche se è stato difficile per me raccoglierli – in un unico luogo per scrivere questo libro”. Fu nell’appartato convento di Donegal che il dotto frate si ritirò mentre era impegnato in questo lavoro che fu iniziato da lui e dai suoi compagni di lavoro il 22 gennaio 1632 e concluso il 10 agosto 1636. I suoi presentimenti sul destino del materiale su cui lavorava erano profetici. Quasi uno dei libri antichi che egli riunì con tanta fatica è sopravvissuto fino ai giorni nostri – probabilmente sono periti nel cataclisma delle guerre cromwelliane e guglielmane.
Fu Padre Colgan, il celebre autore del “Trias Thaumaturga” e degli “Acta sanctorum Hiberniae”, che, nella prefazione a quest’ultima opera, conferì per primo il titolo con cui sono ormai sempre conosciuti, “Gli Annali dei Quattro Maestri”, a questi annali di O’Clery. “Come nelle tre opere prima menzionate”, scrive Colgan, “così in questa quarta, tre (aiutanti di O’Clery) sono eminentemente da lodare, cioè Farfassa O’Mulconry, Peregrine O’Clery, e Peregrine O’Duignan, uomini di consumata erudizione nelle antichità del loro paese, e a questi si aggiunse successivamente la cooperazione di altri illustri antiquari, come Maurice O’Mulconry che per un mese e Conary O’Clery che per molti mesi lavorò alla sua promozione. Ma poiché quegli ‘Annali’, che molto spesso avremo occasione di citare, sono stati raccolti e compilati con l’assistenza e lo studio separato di così tanti autori, né il desiderio di brevità ci permetterebbe di citarli sempre singolarmente, né la giustizia ci permetterebbe di attribuire il lavoro di molti a uno solo, perciò a volte è sembrato meglio chiamarli gli ‘Annali di Donegal’, perché nel nostro convento di Donegal furono iniziati e conclusi. Ma in seguito, per altre ragioni, principalmente per il bene dei compilatori stessi, che erano quattro maestri più dotti in materia antiquaria, siamo stati portati a chiamarli gli ‘Annali dei Quattro Maestri’.”
Questi “Annali”, scritti in una lingua molto arcaica, difficile da capire, anche allora, se non dai dotti, ci danno i regni, le morti, le genealogie, ecc, non solo degli alti re d’Irlanda, ma anche dei re di provincia, dei capi e dei capifamiglia illustri, degli uomini di scienza, degli storici, dei poeti, ecc. Registrano la morte e la successione di santi, abati, vescovi e dignitari ecclesiastici. Raccontano della fondazione e talvolta della caduta di innumerevoli chiese, castelli, abbazie, conventi e istituzioni religiose. Danno scarni dettagli di battaglie, omicidi, guerre tribali, guerre con gli stranieri, battaglie con i norvegesi, i normanni e gli inglesi, e cambiamenti politici. A volte citano versi antichi per corroborare i fatti che menzionano, ma nessun verso è citato prima del terzo secolo. Abbiamo qui il midollo condensato e la sostanza dei vecchi libri di pergamena d’Irlanda che esistevano allora, ma la maggior parte dei quali, come i Quattro Maestri avevano previsto, sono scomparsi da tempo. I loro fatti e le loro date non sono fatti e date proprie. Da masse confuse di materia molto antica, essi, con lavoro e molto vaglio, hanno tirato fuori le loro date, e per quanto possibile hanno sincronizzato i loro fatti. Non è troppo dire che non c’è evento in tutta la storia irlandese dalla nascita di Cristo fino all’inizio del XVII secolo che la prima domanda dello studente su di esso non debba essere: “Cosa dicono i Quattro Maestri di questo?”
Questi “Annali” sono stati pubblicati, almeno in parte, tre volte, ma ora si leggono sempre nell’edizione del grande studioso irlandese, John O’Donovan. In questa splendida opera il testo irlandese è fornito con una traduzione in inglese e una massa delle più preziose note, topografiche, genealogiche e storiche, il tutto contenuto in sette grandi volumi in quarto. Finché esisterà la storia irlandese gli “Annali dei Quattro Maestri” saranno letti nella traduzione di O’Donovan, e il nome di O’Donovan sarà inseparabilmente connesso con quello degli O’Clerys.
Fonti
O’DONOVAN, ed. Annala Rioghachta Eireann, Annali del Regno d’Irlanda, dai Quattro Maestri, dal periodo più antico all’anno 1616 (Dublino, 1851); CONNELLAN, Gli Annali d’Irlanda tradotti dall’originale irlandese dei Quattro Maestri, con annotazioni di Philip MacDermott, Esq. La traduzione di Connellan è solo dall’anno 1171 alla fine e non pubblica il testo irlandese. O’Conor ed., Rerum Hibernicarum Scriptores Tom. III, complectens Annales IV Magistrorum ex ipso O’Clerii autographo in Bibliotheca Stowense (Buckingham, 1826). Il Rev. Charles O’Conor pubblica gli Annali solo fino all’anno 1171. O’CURRY, Lectures on the MS. materials of Ancient Irish history, 142-161, appendice 543-548; HYDE, Literary History of Ireland (London, 1899), 573-580; IDEM, Story of Early Irish Literature, 136-142; JOYCE, Social History of Ancient Ireland, I, 524-526; GILBERT, National MSS. of Ireland (London, 1884), 311-313; MOORE in Dict. Nat. Biog. s.v. O’Clery.
A proposito di questa pagina
Citazione APA. Hyde, D. (1909). Annali dei quattro maestri. In L’enciclopedia cattolica. New York: Robert Appleton Company. http://www.newadvent.org/cathen/06163b.htm
Citazione MLA. Hyde, Douglas. “Annali dei quattro maestri”. L’enciclopedia cattolica. Vol. 6. New York: Robert Appleton Company, 1909. <http://www.newadvent.org/cathen/06163b.htm>.
Transcription. Questo articolo è stato trascritto per New Advent da Kerry Smith.
Approvazione ecclesiastica. Nihil Obstat. 1 settembre 1909. Remy Lafort, Censore. Imprimatur. +John M. Farley, Arcivescovo di New York.
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