L’ominino Malapa (MH) 1, un individuo immaturo i cui secondi molari permanenti avevano recentemente raggiunto l’occlusione al momento della morte, è l’olotipo di Australopithecus sediba, un taxon sudafricano di 2 millenni che è stato ipotizzato per collegare filogeneticamente gli ominini australopitechi al clade Homo. Data l’esistenza di fossili di Homo di 2,8 myr-old in Africa orientale, questa ipotesi implica una stirpe fantasma di almeno 800 kyr. Un’ipotesi alternativa pone una relazione unica tra A. sediba e Australopithecus africanus, che precede gli ominini Malapa in Africa meridionale e le cui relazioni filogenetiche rimangono ambigue. La morfologia craniofacciale di MH 1 incombe nell’inquadrare le due ipotesi. Abbiamo valutato queste alternative in due modi. In primo luogo, abbiamo studiato se la morfologia craniofacciale di MH 1 fosse ontogeneticamente stabile alla morte. Basandoci sui dati di una serie di cranie di scimpanzé, gorilla e umani moderni, abbiamo scoperto che gli aspetti chiave della somiglianza di MH 1 con Homo possono essere spiegati dalla sua immaturità. In secondo luogo, abbiamo studiato MH 1 con l’obiettivo di identificare sinapomorfie cranio-facciali condivise con A. africanus. In questo caso, MH 1 mostra affinità inequivocabili nella sua morfologia zigomatico-mascellare e sovraorbitale con le cranie del membro 4 di Sterkfontein, che abbiamo scoperto avere una morfologia derivata insolita rispetto a Homo e ad altri australopitechi. Noi sosteniamo che MH 1 fornisce chiare prove che A. sediba era unicamente legato ad A. africanus e che l’ipotesi di un esteso lignaggio fantasma che collega A. sediba alla radice del clade di Homo non è giustificata.