Dany Johnson era il DJ residente del club. Tra i DJ ospiti c’erano Johnny Dynell e Afrika Bambaataa.
Tom Scully e Susan Hannaford gestivano un Monster Movie club il martedì sera. Drew Staub ricorda che alle 9:00 di martedì “mostravano il peggior film di mostri che riuscivano a trovare. E tutti urlavano e bevevano e andavano avanti. Io ero il critico del film… Ero famoso per questo, e mi faceva guadagnare l’ingresso gratuito”. Hannaford si è trasferito a Berlino e ha aperto la Berlin Tea Room nell’agosto 2006.
Keith Haring si esibiva da dentro un finto televisore, e leggeva le sue “poesie neo-dada” al Club 57 Wednesday night poetry readings, e in seguito vi ha organizzato serate e mostre. Vi curò il Black Light Show, una prima mostra delle sue opere (1981), e una mostra di elettrodomestici personalizzati a mano di Kenny Scharf.
Oltre al contributo di Magnuson, il principale contributo allo stile del Club 57 fu degli studenti universitari della School of Visual Arts (inclusi Haring, Holliday, Scharf e Sex), che lo usavano come parco giochi. “Al Club 57 c’erano droghe e promiscuità – era una grande orgia familiare. A volte mi guardavo intorno e dicevo: “Oh, mio Dio! Ho fatto sesso con tutti in questa stanza!” Era solo lo spirito dei tempi – ed era prima dell’AIDS” ricorda Scharf, “Tutti lì vivevano o dormivano insieme”. Drew Staub era d’accordo. Scharf ricorda che “Ann Magnuson poteva avere ventiquattro anni, ma era come nostra madre”. Jean-Michel Basquiat litigò con Kenny Scharf, in parte per il Club 57: “esteticamente odiavo il Club 57. Pensavo fosse stupido. Tutta questa merda vecchia e cattiva. Preferirei vedere qualcosa di vecchio e buono.”
Altri collaboratori includevano Shawn McQuate the Great aka AMMO, ballerino, performance-artist e designer. Stacey Elkin e Shawn erano conosciuti come gli stilisti del club, e realizzarono i costumi per molti dei performer del Club 57, come Magnuson, Scharf, e la modella e artista Kitty Brophy. McQuate the Great/Shawn AMMO fu il ragazzo di John Sex per due anni durante i primi giorni del club. McQuate ha fatto diversi happening, tra cui avere 50 artisti performativi che si esibivano allo stesso tempo, in Universal Interaction 1981. Inoltre, Ande Whyland, Photog., Robert Carrithers, photog., Minn Thometz-Sanchez, danzatore/personaggio, e tanti altri hanno giocato un ruolo vitale nell’estetica del club.