Cockaigne, scritto anche Cockayne, terra immaginaria di estremo lusso e facilità dove le comodità fisiche e i piaceri sono sempre a portata di mano.
I riferimenti a Cockaigne sono particolarmente prominenti nella tradizione medievale europea. Questi racconti descrivono fiumi di vino, case costruite con dolci e zucchero d’orzo, strade lastricate di pasta, e negozi che danno gratuitamente beni a tutti. Oche arrosto vagano invitando la gente a mangiarle, e allodole imburrate cadono dal cielo come manna.
L’origine della parola Cockaigne è stata molto discussa, ma tutte le versioni tendono a vederla come adattata o derivata da una parola che significa “torta”. Un’eccezionale prima versione irlandese della leggenda è Aislinge Meic Conglinne (La visione di MacConglinne), una parodia della tradizionale visione del santo in cui un re posseduto da un demone della gola viene curato da una visione della terra di Cockaigne. Un fabliau francese del XIII secolo, Cocagne, era probabilmente destinato a ridicolizzare l’idea della mitica Avalon, l’isola dei beati. Un poema inglese “The Land of Cockaygne” dello stesso periodo satireggia la vita monastica. Il nome Lubberland sostituì quello di Cockaigne nel XVII secolo. La Big Rock Candy Mountain del folklore americano dei vagabondi esprime la stessa idea.