Commissione per il servizio civile

Una commissione per il servizio civile è un’agenzia governativa costituita dal legislatore per regolare l’impiego e le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici, supervisionare le assunzioni e le promozioni, e promuovere i valori del servizio pubblico. Il suo ruolo è più o meno analogo a quello del dipartimento delle risorse umane nelle aziende. Le commissioni del servizio civile sono spesso indipendenti dai politici eletti.

Nelle Figi per esempio, il CPS esamina i poteri statutari del governo per assicurare l’efficienza e l’efficacia nel soddisfare gli obiettivi di gestione del settore pubblico. Agisce anche come dipartimento delle relazioni umane, o autorità centrale del personale, per le interazioni dei cittadini con il governo.

L’origine della commissione di servizio pubblico in molte giurisdizioni fu il Libro Bianco Colonial 197 pubblicato nel 1950, che stabiliva le misure che venivano proposte per migliorare la qualità e l’efficienza del servizio coloniale dell’amministrazione britannica. L’istituzione di commissioni di servizio pubblico fu proposta nel suo paragrafo 21(xi) che menzionava che:

Commissioni di servizio pubblico dovrebbero essere stabilite nelle Colonie. Fatti salvi i poteri generali del Segretario di Stato, la selezione e la nomina dei candidati nelle Colonie a posti nel servizio locale spetterà al Governatore della Colonia. E’ auspicabile che il Governatore sia consigliato in queste materie da una Commissione per il servizio pubblico da lui nominata e composta in modo da ottenere la fiducia del servizio e del pubblico;

e che:

tali Commissioni siano istituite nelle Colonie per consigliare il Governatore sulla selezione e la nomina dei candidati a posti nel servizio locale, e siano composte in modo da ottenere la fiducia del servizio e del pubblico.

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