Perché ha sviluppato il DAPT Score? C’è stata una particolare esperienza clinica o un incontro con il paziente che l’ha ispirata a creare questo strumento per i medici?
La questione di quanto tempo continuare la terapia antipiastrinica dopo le procedure di stent coronarico ha preoccupato i medici per molti anni. Da un lato, continuare questi farmaci può prevenire gli attacchi di cuore. D’altra parte, i farmaci possono anche portare a sanguinamento. Abbiamo voluto sviluppare uno strumento che potrebbe aiutare i medici a identificare chi erano i migliori pazienti per continuare a lungo termine farmaci antipiastrinici dopo stent cuore, e chi erano i pazienti meglio serviti da una più breve durata di questi farmaci.
Quali perle, insidie e/o consigli ha per gli utenti del DAPT Score? Conosce casi in cui è stato applicato, interpretato o utilizzato in modo inappropriato?
Il DAPT Score dà ai medici l’opportunità di vedere come i pazienti con particolari caratteristiche hanno fatto quando randomizzati a 30 mesi o 12 mesi di doppia terapia antipiastrinica dopo aver ricevuto uno stent. I dati si basano sul più grande studio randomizzato in cieco della terapia antipiastrinica che abbiamo condotto al Baim Institute for Clinical Research (ex Harvard Clinical Research Institute). Tuttavia, anche se questa è una prova di alta qualità che ha fatto la sua strada nelle linee guida nazionali, il DAPT Score è destinato ad essere utilizzato insieme al giudizio clinico. Inoltre, il punteggio è stato derivato in pazienti che non stavano assumendo anticoagulanti orali a lungo termine come Coumadin e non avevano storia di sanguinamento maggiore in passato.
Quali raccomandazioni hai per i medici una volta che hanno applicato il DAPT Score? Ci sono aggiustamenti o aggiornamenti che farebbe al punteggio sulla base di nuovi dati o cambiamenti nella pratica?
Il DAPT Score dovrebbe essere usato per guidare la durata dell’antipiastrinico insieme al giudizio clinico e applicato su base individuale. Non è un sostituto del giudizio clinico. È stato convalidato in un certo numero di popolazioni diverse, e continua a funzionare bene in diversi contesti in termini di separazione dei pazienti con alto rischio ischemico/basso rischio di sanguinamento (meglio serviti con durate più lunghe di farmaci antipiastrinici) da altri pazienti con basso rischio ischemico/alto rischio di sanguinamento (meglio serviti con durate più brevi di antipiastrinici).
Come utilizza il DAPT Score nella sua pratica clinica? Può fare un esempio di uno scenario in cui lo usa?
Utilizziamo il DAPT Score per aiutare nelle discussioni con i pazienti e i loro medici di riferimento sulla durata adeguata delle terapie antipiastriniche ogni giorno. In ufficio, l’uso di un’applicazione è particolarmente prezioso per i pazienti per vedere quali sono i loro rischi e per dare un contesto al processo decisionale condiviso intorno a questo enigma comune.