John Biddle

John Biddle, (nato nel 1615 a Wotton-under-Edge, Gloucestershire, Inghilterra – morto il 22 settembre 1662 a Londra), controverso teologo laico che fu ripetutamente imprigionato per le sue opinioni antitrinitarie e che divenne noto come il padre dell’Unitarianism inglese.

Biddle fu educato alla scuola di grammatica della sua città natale nel Gloucestershire e alla Magdalen Hall di Oxford, venendo successivamente nominato maestro della scuola libera di Gloucester. La sua reputazione di eretico agli occhi degli anglicani ebbe origine dal suo manoscritto del 1644 circa, Twelve Arguments Drawn out of Scripture, Wherein the Commonly Received Opinion Touching the Deity of the Holy Spirit Is Clearly and Fully Refuted, che fu dato ai magistrati da un amico traditore.

Nel 1645 Biddle fu convocato davanti alla commissione parlamentare, che allora sedeva a Gloucester, e fu messo in prigione. Fu rilasciato su cauzione nel 1647, ma la pubblicazione del suo manoscritto lo stesso anno portò un’altra inchiesta parlamentare. Biddle fu nuovamente preso in custodia, e i suoi Dodici Argomenti furono sequestrati e bruciati. Altri due trattati furono successivamente soppressi per aver attaccato la dottrina che le tre Persone della Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – erano disuguali. Biddle scelse di elevare il Padre e di considerare le altre due Persone come subordinate a lui. Sotto la pressione dell’Assemblea di Westminster, originariamente convocata per riformare la Chiesa d’Inghilterra, il Parlamento nel 1648 rese questa eresia una causa per la pena di morte, ma amici influenti fecero in modo che Biddle potesse vivere nello Staffordshire sotto sorveglianza fino al 1652, quando fu nuovamente imprigionato.

Liberato nello stesso anno sotto il protettorato di Oliver Cromwell, Biddle e i suoi aderenti, chiamati Biddelliani, o Unitariani, cominciarono a riunirsi regolarmente per il culto domenicale. Per la somiglianza delle loro vedute con quelle dell’antitrinitario italiano Faustus Socinus (1539-1604), furono anche conosciuti come Sociniani. Poco dopo la traduzione di Biddle di una biografia di S. Przypkowski (Life of Socinus, 1653) e la pubblicazione del proprio Two-Fold Catechism (1654), Biddle fu convocato davanti al Parlamento nel dicembre 1654 e imprigionato; il suo Catechismo fu bruciato dal boia comune. Quando il Parlamento fu sciolto il mese successivo, Biddle fu libero per un breve periodo, ma fu poi nuovamente arrestato e processato per la sua eresia. Riluttante a vederlo giustiziato, Cromwell salvò Biddle e lo mandò in una delle isole Scilly nell’ottobre 1655. Nel 1658 alcuni amici di Biddle cercarono e ottennero il suo rilascio, ed egli si ritirò in campagna per insegnare. Al suo ritorno a Londra come predicatore nel 1662 fu nuovamente arrestato e multato di 100 sterline. Incapace di pagare, fu immediatamente confinato in prigione, dove morì.

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