Questo è un libro affascinante su una figura storica a volte sfuggente – la tanto bistrattata amante di Edoardo III, Alice Perrers. La Perrers è stata (erroneamente) rappresentata dalla storia come una donna di classe inferiore, avara e avida, che aveva Edoardo III saldamente avvolto nelle sue spire serpentine, salendo ad altezze impossibili prima di cadere in disgrazia, spogliata delle sue proprietà, terre e dignità da uomini potenti che si risentivano profondamente del potere che esercitava e di ciò che lei veniva a rappresentare – una corte corrotta. Eppure, questa donna, apparentemente di umili origini, è passata dall’essere una delle fanciulle della regina Phillippa a diventare, non solo l’amante del re e un personaggio di spicco dell’epoca, ma uno dei più ricchi proprietari terrieri dell’Inghilterra dell’epoca.
Mettendo in dubbio i precedenti resoconti contemporanei della tanto odiata Perrers e applicando la logica a ciò che si conosce di lei attraverso atti, trascrizioni di corte e lettere (tra le altre cose) Kay critica il modo in cui la storia l’ha dipinta. Partendo dalla nozione che era di bassa nascita, suggerisce che almeno doveva essere di origini borghesi per essere in grado di leggere, possibilmente scrivere e parlare altre lingue (solo per comunicare con il re, doveva avere una buona padronanza del francese), anche se non era fluente in queste abilità. Considerando che il francese sarebbe stato parlato solo tra le classi medie e alte, questo è un indizio, così come il suo nome e le possibili relazioni familiari. Spiegando dove altri storici hanno forse fatto ipotesi errate sull’educazione di Perrers, Kay cerca di mettere questo a posto – ma senza essere dogmatico. Piuttosto, propone idee e prove alternative e lascia decidere al lettore. Kay sottolinea anche che l’acume negli affari della Perrers deve essere stato eccezionale per aver acquisito la proprietà che ha fatto, per non parlare del fatto che aveva il rispetto e la fedeltà di alcuni dei migliori uomini d’affari (anche se un po’ loschi) a Londra e all’estero – uomini che in seguito pagarono un prezzo elevato per la loro relazione professionale con la donna. Se non altro, Perrers era un operatore intelligente – ma non aspettatevi che i suoi contemporanei l’abbiano riconosciuto, e nemmeno gli storici (per lo più maschi) che vennero dopo. Piuttosto, hanno ripetuto ed enfatizzato tutte le qualità negative di coloro che cercavano di malignare e fare da capro espiatorio all’indomani del regno di Edoardo III, rendendo difficile, se non impossibile, qualsiasi lettura alternativa della donna.
Quello che è affascinante nel resoconto di Kay (e che sospetto l’autrice, Vanora Bennet, abbia usato quando ha scritto il suo meraviglioso The People’s Queen), è che Kay pone Perrers’ al centro di molti eventi che si verificarono non solo nel regno di Edoardo, ma anche in quello del suo successore, lo sfortunato e rovinato Riccardo II.Che si trattasse di difendere vari uomini d’affari, nobili, vescovi e cercare il loro favore presso il re, o di essere in qualche modo coinvolti nella Rivolta dei Contadini del 1381, Kay presenta un argomento persuasivo sul fatto che Perrers sia, se non centrale, probabilmente una figura chiave. Non c’è dubbio che lei avrebbe conosciuto Chaucer (anche se lui non la menziona ovviamente, anche se Kay ritiene che una sua descrizione fisica esista nei Racconti di Canterbury, non come la Moglie di Bath, come altri storici hanno ipotizzato, ma piuttosto come la moglie del mugnaio in quel racconto).
Piuttosto che seguire le nozioni tradizionali di Perrers come una donna avida ed egoista che non si sarebbe fermata davanti a nulla per acquisire ciò che poteva finché poteva (anche se Kay riconosce che probabilmente ha fatto anche questo), egli la ammira anche come una donna del tempo che ha usato le risorse a sua disposizione – il suo spirito, la sua mente e il suo fascino – per avanzare in modi che non erano altrimenti disponibili per le donne, figuriamoci per una donna di erbivori.
In generale, ho trovato questo libro molto interessante e le connessioni e l’analisi convincenti. L’epoca rivive così come Perrers, e anche se potrebbe essere stata cancellata dalla storia nel periodo immediatamente successivo alla sua caduta, non c’è dubbio che ha comunque lasciato un’impressione sufficiente per molti storici e scrittori per desiderare di scoprire ciò che l’ha fatta scattare e riportarla in vita – sono certamente felice che Kay l’abbia fatto.