Lingue anatoliche

Lingue anatoliche ăn˝ətō´lēən , sottofamiglia della famiglia delle lingue indoeuropee (vedi La famiglia delle lingue indoeuropee, tabella); il termine lingue anatoliche è anche usato per riferirsi a tutte le lingue, indoeuropee e non, che erano parlate in Anatolia in tempi antichi. I progressi compiuti nell’identificazione, decifrazione e analisi delle lingue indoeuropee anatoliche dai testi esistenti devono molto all’erudizione del XX secolo. Queste lingue anatoliche erano parlate in Anatolia, o Asia Minore, dal 2° millennio a.C. circa e si estinsero gradualmente durante i primi secoli d.C. Esse comprendono l’ittita cuneiforme, l’ittita geroglifico, il luviano (chiamato anche luviano o luish), il paleo, il licio e il lidio. Le lingue anatoliche sono le lingue degli invasori di lingua indoeuropea dell’Anatolia e si sono mescolate in qualche misura con le lingue indigene della regione. Gran parte del vocabolario delle lingue anatoliche fu apparentemente preso in prestito da queste lingue native, ma la loro grammatica continuò ad essere essenzialmente indoeuropea.

Il principale membro conosciuto della divisione anatolica della famiglia indoeuropea è l’ittita, la lingua degli Ittiti, che entrarono e conquistarono gran parte dell’Anatolia all’inizio del II millennio a.C. Le più antiche testimonianze scritte superstiti di ittita, datate al XV o XIV sec. A.C., sono tra i primi resti esistenti di qualsiasi lingua indoeuropea. Dal 1500 al 1200 a.C. circa, l’ittita fu scritto sia in cuneiforme (un sistema di scrittura ripreso dalla Mesopotamia) che in geroglifico (una forma di scrittura per immagini non collegata ai geroglifici dell’Egitto). Dopo la caduta dell’impero ittita (circa 1200 a.C.) l’uso del cuneiforme cessò, ma la scrittura in geroglifici continuò fino al VII sec. A.C. L’ittita cuneiforme e quello geroglifico sono lingue separate ma strettamente correlate.

Un parente prossimo dell’ittita era il luwian, la lingua anatolica dell’ormai estinto popolo luwian. Dominante in gran parte dell’Anatolia meridionale durante il periodo dell’impero ittita, il luwian era scritto in cuneiforme e i suoi documenti superstiti risalgono al XIV sec. A.C. Nelle aree dell’Anatolia settentrionale, fiorì il paleo. Anch’esso vicino all’ittita, era scritto in cuneiforme. Le caratteristiche grammaticali comuni all’ittita, al luwiano e al paleo includono: due generi, uno dei quali combina maschile e femminile come un genere comune e l’altro è neutro; due stati d’animo, indicativo e imperativo, il primo dei quali ha un tempo presente e uno preterito; e due voci, attiva e media. Il licio, una lingua dell’Anatolia meridionale per la quale ci sono registrazioni scritte datate circa dal 5° al 4° sec. A.C., potrebbe essere stata una continuazione del luwiano. Il licio era scritto in una forma dell’alfabeto greco, come il lidio. Il lidio era parlato nell’Anatolia occidentale, e le registrazioni scritte sopravvissute risalgono a circa il V – IV sec. BC

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