I modelli di decussazione delle cellule gangliari retiniche in furetti adulti pigmentati e albini sono stati determinati dalla distribuzione delle cellule etichettate dopo grandi iniezioni unilaterali di perossidasi di rafano nel percorso visivo, coinvolgendo il nucleo genicolato laterale e fibre di passaggio al collicolo superiore. Circa 6000 cellule gangliari retiniche proiettano ipsilateralmente nei furetti pigmentati rispetto a solo circa 1500 nei furetti albini. In entrambi i ceppi, la stragrande maggioranza di queste cellule (99 e 87% negli animali pigmentati e albini, rispettivamente) si trovano nella mezzaluna temporale, anche se descriviamo un furetto albino in cui una proiezione aberrante non incrociata nasce dalla retina nasale. Nei furetti pigmentati, c’è una netta divisione nasotemporale che attraversa l’area centralis; una piccola parte delle cellule gangliari nella mezzaluna temporale (meno del 10%) proietta contralateralmente. Negli albini, tuttavia, la maggior parte delle cellule della retina temporale proietta controlateralmente. Non c’è una chiara divisione nasotemporale nella retina albina; la densità delle cellule gangliari non incrociate è ridotta in tutta la mezzaluna temporale e in nessun punto supera la densità comparabile della proiezione incrociata. La densità di picco all’interno della ridotta proiezione non incrociata è anche spostata dall’area centralis nella retina temporale. L’analisi del tipo di cellule sulla base delle dimensioni del soma indica che, mentre le grandi iniezioni di perossidasi di rafano nella via visiva dei furetti pigmentati etichettano tutti i tipi di cellule gangliari nella proiezione incrociata, le iniezioni limitate al collicolo superiore etichettano solo le cellule gangliari con somata grande o piccola. La distribuzione delle dimensioni delle cellule nella proiezione incrociata dalla retina temporale è orientata verso cellule piccole nel furetto pigmentato, ma negli albini assomiglia a quella vista nella proiezione incrociata dalla retina nasale. Così il furetto pigmentato adulto ha sia una divisione nasotemporale ben sviluppata in cui le linee di decussazione sono evidenti nei percorsi incrociati e non incrociati e anche, a differenza dei roditori ma come i gatti, una classe di cellule gangliari che non proietta al collicolo superiore. La mutazione albina riduce sia la proiezione non incrociata in tutta la retina temporale, anche se la riduzione è maggiore vicino all’area centralis, e aumenta anche commensuratamente la proiezione incrociata dalla retina temporale.