Dal nulla, il Miami Herald ha rispolverato e ampliato una delle voci politiche più vecchie e succose di Washington: Quella di un giovane giornalista in ascesa della cintura e della sua relazione gay con un potente membro del Congresso del GOP, e di come il giornalista si sia sparato in testa quando il rivale politico del suo amante ha minacciato di farli uscire allo scoperto. Secondo l’Herald, quel rivale potrebbe essere stato Newt Gingrich.
La voce, in breve, è la seguente: Nell’estate del 1997, Sandy Hume di Hill, l’allora ventottenne figlio di Brit Hume di Fox News, pubblicò una storia di successo su quattro membri del Congresso del GOP che complottarono, e fallirono, per rovesciare Newt Gingrich come Speaker. Uno di questi uomini era Bill Paxon, un repubblicano di New York che era sposato con la collega Susan Molinari. Un altro dei cospiratori, il leader della maggioranza Dick Armey, fece fallire il colpo quando apprese che Paxon, e non lui, avrebbe sostituito Gingrich. Armey in seguito sconfessò l’intero tentativo e affermò di non essere stato coinvolto.
Alcuni mesi dopo, nel febbraio 1998, Paxon lanciò un tentativo di disarcionare Armey dalla sua posizione di leader. Pochi giorni dopo, Sandy Hume si uccise con un colpo di pistola alla testa. Pochi giorni dopo, Paxon improvvisamente e inspiegabilmente si dimise e non tornò più alla vita pubblica. Quasi immediatamente, cominciarono a volare voci che Hume e Paxon avessero avuto una relazione e che Armey avesse minacciato di denunciarli. Da qui il suicidio e le improvvise dimissioni. La teoria era di dominio pubblico tra la stampa di Washington, ma non è mai stata stampata (per quanto posso dire) al di là degli angoli bui di internet e di un passaggio arrabbiato, anni dopo, in Rome Wasn’t Burnt in a Day di Joe Scarborough, che accusava Armey di diffamare Hume. (La presa di Scarborough è stata poi ripresa in questo pezzo dell’Huffington Post.)
Ma oggi, legato ad una conferenza telefonica con Molinari organizzata dalla campagna di Romney e progettata per colpire Newt Gingrich, Marc Caputo del Miami Herald ha ripreso l'”imbroglio” in un post sul blog, facendo più luce sulla voce (anche se senza alcun rapporto) di quanto abbia visto in più di un decennio. Ma Caputo aggiunge una nuova piega al racconto: “Alcuni” incolpano Gingrich, e non solo Armey, dice, per la minaccia di rendere pubbliche le informazioni sulla presunta relazione di Hume e Paxon.
Più o meno nello stesso periodo, sono emerse voci che Hume e Paxon erano stati coinvolti in una relazione gay. Alcuni (in particolare Joe Scarborough della MSNBC) incolpavano Armey di aver fatto trapelare l’informazione per fermare Paxon. Alcuni hanno incolpato Gingrich, dato che ne ha beneficiato maggiormente. Alcuni li hanno incolpati entrambi per il pettegolezzo.
Perché la Florida del Sud è il sesto distretto di New York, la notizia dell’imbroglio Paxon-Gingrich-Hume è stata oggetto di sussurri da parte di alcuni operatori politici legati all’Empire State (Paxon era un rappresentante di Buffalo). E’ quasi impossibile sapere cosa sia successo specificamente tutti quegli anni fa, ma c’è chiaramente un profondo tessuto cicatriziale qui che smentisce una semplice narrazione politica che si svolgerà in una conference call di 30 minuti.
Se vero, naturalmente, il ruolo di Gingrich nel suicidio di Sandy Hume è probabilmente la causa di qualche agitazione dietro le quinte di Fox News, dove il padre di Sandy è un conduttore emerito e ancora un frequente analista sullo schermo. Il campo del GOP sembra sempre più restringersi a Mitt Romney contro l’uomo che potrebbe aver causato una delle personalità più amate della Fox a soffrire una tragedia personale oltre ogni misura.