Quarantena

Le più antiche forme di isolamento conosciute sono quelle menzionate nel Pentateuco (Bibbia) oltre 3400 anni fa, soprattutto nel caso della lebbra. Ippocrate e Galeno nel V secolo a.C. consigliavano “Cito, Longe, Tarde”, cioè “vai in fretta, vai lontano e tarda a tornare”.

A partire dal XIII e XIV secolo, le forme di isolamento crebbero. Le persone infette erano separate per prevenire la diffusione della malattia tra gli antichi israeliti secondo la legge mosaica, come stabilito nell’Antico Testamento.

Venezia prese l’iniziativa nelle misure sanitarie per controllare la diffusione della peste, avendo nominato tre guardiani della salute pubblica nei primi anni della peste nera (1348). La parola ‘quarantena’ ha origine dalla frase italiana quaranta giorni, che significa ‘quaranta giorni’. Il suo uso con le navi ha determinato il suo nome, anche se non è basato su una ragione scientifica. Per la maggior parte delle malattie il periodo di incubazione è inferiore a quaranta giorni, con alcune eccezioni come la mononucleosi infettiva o il Kuru.

Nell’epoca attuale, il timore di una contaminazione al ritorno dalla Luna (una contaminazione interplanetaria) è stato il motivo principale delle procedure di quarantena adottate per il primo programma di missione del Programma Apollo. Gli astronauti e i campioni lunari furono messi in quarantena al Lunar Receiving Laboratory. Allo stesso modo, per i campioni provenienti da una futura missione di ritorno su Marte, esiste un protocollo di quarantena per qualsiasi campione proveniente da Marte, che verrebbe eseguito in un laboratorio di livello 4 di biosicurezza, noto come Mars Sample Return Receiving Facility (MSRRF).

Il Mars Sample Return Receiving Facility (MSRRF) è l’unica struttura di quarantena su Marte.

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