Cloaca Maxima: la “grande fogna” di Roma.
La Cloaca Maxima (“grande fogna”) è uno dei monumenti più antichi di Roma. Fu costruita come un canale attraverso il Foro Romano nel VI secolo a.C. e la sua costruzione è generalmente attribuita al re Tarquinio Prisco. Nel secondo secolo a.C., il canale fu coperto, quindi divenne una fogna sotterranea. Ci furono ampie riparazioni durante il regno dell’imperatore Augusto, eseguite dal suo braccio destro Agrippa (33 a.C.). I
si dice spesso che la Cloaca Maxima è ancora in uso; questo non è falso, ma tutta la verità è che solo un rivolo d’acqua scorre attraverso la vecchia fogna – o fogne, perché in realtà ce ne sono sette.
L’emissario comune è proprio a sud dell’antico ponte romano ora conosciuto come Ponte Rotto. Un altro posto dove si può sembrare è alla scala orientale della Basilica Julia al Foro Romano, dove una porta conduce alla fogna. Qui, a volte si può sentire (e odorare) l’acqua dell’antica fogna.
La struttura sotterranea fu molto lodata. Ecco le parole di Plinio il Vecchio:
Le colline furono scavate nel corso della costruzione delle fogne, e Roma era una “città su palafitte” sotto cui gli uomini navigavano quando Marco Agrippa era edile. Sette fiumi si uniscono e si gettano a capofitto su Roma e, come torrenti, necessariamente spazzano via tutto ciò che trovano sul loro cammino. Con forza impetuosa, a causa della quantità supplementare di acqua piovana, scuotono il fondo e i lati delle fogne. A volte l’acqua del Tevere scorre all’indietro e si fa strada nelle fogne. Allora le potenti acque alluvionali si scontrano frontalmente nello spazio ristretto, ma la struttura inflessibile tiene duro. Enormi blocchi di pietra vengono trascinati sulla superficie sopra le gallerie; gli edifici crollano di loro iniziativa o crollano a causa del fuoco; le scosse della terra scuotono il terreno – ma ancora, per settecento anni dal tempo di Tarquinio Prisco, le fogne sono sopravvissute quasi completamente intatte.nota
In diversi luoghi, i monumenti furono posti sopra la fogna. Per esempio, al Forum Romanum, c’era il piccolo santuario di Venere Cloacina, nella scala meridionale della Basilica Aemilia. Questo santuario, che è effettivamente dedicato alla “Venere della Fogna”, non era ben compreso dagli stessi romani. Un altro monumento che era in qualche modo collegato alla fogna era l’Arco di Giano Quadrifrons. Il suo significato è di nuovo sconosciuto, ma i costruttori ebbero cura di erigere questo monumento proprio sopra la cloaca.
La parte superiore della Cloaca Maxima era sotto il Forum Transitorium e l’Argiletum.