TROVATO IL CORPO DI CATHERINE EDDOWES

L’agente WATKINS TROVA IL CORPO

All’1.44 del mattino l’agente Watkins uscì da Leadenhall Street, passeggiò lungo Mitre Street e girò a destra in Mitre Square. Quasi immediatamente vide uno spettacolo che lo fece indietreggiare con orrore.

Catherine Eddowes era sdraiata sulla schiena in una pozza di sangue, con i vestiti tirati su fino alla vita.

Fuori dalla piazza Watkins irruppe nel magazzino di Kearley e Tonge dove sapeva che un poliziotto in pensione, George Morris, stava lavorando come guardia notturna. “Per l’amor di Dio,” gridò Watkins “vieni in mio aiuto…qui c’è un’altra donna fatta a pezzi.”

Prendendo la sua lampada, il guardiano notturno seguì Watkins all’angolo sud-ovest della piazza, diede un’occhiata al corpo, e corse via lungo Mitre Street verso Aldgate, soffiando furiosamente nel suo fischietto mentre correva.

DR. SEQUEIRA ESAMINA IL CORPO

Ad Aldgate incontrò l’agente James Harvey e l’agente Holland e li riportò in piazza. Holland andò subito a prendere il dottor George William Sequeira, dalla sua dimora nella vicina Jewry Street. Sequeira era sulla scena all’1.55 e più tardi disse all’inchiesta che il luogo dove era avvenuto l’omicidio era probabilmente la parte più buia di Mitre Square, anche se c’era stata sicuramente abbastanza luce per il malfattore per perpetrare l’atto.

La morte, disse, sarebbe stata istantanea una volta che l’assassino avesse tagliato la trachea e i vasi sanguigni. Significativamente, era dell’opinione che l’assassino non possedeva una grande abilità anatomica – in altre parole aveva solo una conoscenza di base dell’anatomia – e quando il coroner gli chiese se si sarebbe aspettato che l’assassino fosse cosparso di sangue, rispose “Non necessariamente”.

Ma sul luogo dell’omicidio nelle prime ore di quella mattina, Sequeira fece poco più che dichiarare la vita estinta e decise di non toccare il corpo, preferendo invece aspettare l’arrivo del chirurgo divisionale della polizia cittadina, il dottor Frederick Gordon Brown.

UNA RICERCA DELLA ZONA

Nel frattempo gli agenti di polizia convergevano su Mitre Square da tutta la città. L’ispettore Edward Collard arrivò dalla stazione di polizia di Bishopsgate e ordinò un’immediata perquisizione del quartiere ordinando che venissero fatte indagini porta a porta nella zona intorno a Mitre Square.

Prossimo sulla scena fu il sovrintendente James McWilliam, capo del dipartimento investigativo della polizia cittadina, che arrivò con un certo numero di detective, che mandò tutti a fare una ricerca approfondita nelle strade e negli alloggi di Spitalfields.

Quando gli agenti cominciarono a sparpagliarsi a ventaglio per le strade, diversi uomini furono fermati e interrogati, ma senza risultato. L’assassino, a quanto pare, si era semplicemente dissolto nella notte.

IL POSSIBILE PERCORSO DI FUGA DELL’ASSASSINO

E’ probabile che sia fuggito attraverso l’adiacente St James’s Place, dove c’era una stazione antincendio Metropolitan. Eppure i pompieri in servizio non avevano visto o sentito nulla.

Nemmeno l’agente di polizia Richard Pearse che viveva al numero 3 di Mitre Square, dove la finestra della sua camera da letto guardava il luogo dell’omicidio.

George Morris, il guardiano notturno, il cui fischio aveva avvertito per primo la polizia dell’atrocità, si espresse in modo del tutto sconcertante su come un crimine così brutale potesse essere stato commesso nelle vicinanze, senza che lui sentisse un suono.

Come riportò l’Illustrated Police News:-

…Poteva sentire i passi del poliziotto che passava nel suo giro ogni quarto d’ora, così che sembrava impossibile che la donna potesse aver emesso un suono senza che lui lo rilevasse. Fu solo la notte in cui osservò ad un poliziotto che desiderava che il “macellaio” venisse in Mitre Square e che gli avrebbe dato una lezione; ma il “macellaio” era venuto e lui ne era perfettamente all’oscuro.”

I DETECTIVE DELLA CITTÀ NON VEDONO NULLA

Ancora più strano era il fatto che nel momento esatto in cui Catherine Eddowes stava andando con il suo assassino in Mitre Square, tre detective della città, Daniel Halse, Robert Outram e Edward Marriot, erano impegnati a orchestrare pattugliamenti in borghese della periferia est della città.

Ma l’assassino, a quanto pare, era riuscito a passare inosservato e si era diretto di nuovo verso le strade dell’East End.

Halse era vicino alla chiesa di St Botolph quando ha saputo dell’omicidio, poco prima delle 2 del mattino.

Si precipitò a Mitre Square e diede istruzioni agli agenti presenti di perlustrare il quartiere.

DANIEL HALSE CERCA LA ZONA

Halse si mise quindi a fare le sue ricerche, dirigendosi prima verso Middlesex Street da cui svoltò in Wentworth Street, dove si fermò per interrogare due uomini. Entrambi però furono in grado di dargli un resoconto soddisfacente dei loro movimenti ed egli permise loro di continuare la loro strada.

Passò poi per Goulston Street verso le 2.20 del mattino, dove non aveva notato nulla di sconveniente, e si diresse di nuovo verso Mitre Square.

Qui scoprì che il corpo era stato portato all’obitorio di Golden Lane.

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