Una storia elettrizzante dell’Air Guitar

Joe Cocker poteva sentire la musica incanalarsi nel suo corpo mentre iniziava il suo ultimo numero sul palco di Woodstock. Con una mano, il cantante mimava le note iniziali della canzone al pianoforte, e poi, mentre la batteria entrava in scena, Cocker sollevò il braccio sinistro e fece oscillare il destro davanti al suo corpo in perfetto orario con i primi drammatici accordi della sua hit “With a Little Help From My Friends”. Il termine non sarebbe stato reso popolare fino agli anni 80, ma lì, davanti a centinaia di migliaia di persone, Joe Cocker stava suonando l’air guitar.

Si potrebbe iniziare la storia dello strumento invisibile da quel momento formativo del 1969, dice Byrd McDaniel, un etnomusicologo della Northeastern University. Ma McDaniel, che studia il “gioco dell’aria”, ha trovato lo stesso impulso a incarnare la musica lungo la storia. Negli anni 1860, era descritto come un sintomo di malattia mentale, ma negli anni 1930, era una semplice curiosità, un effetto collaterale del fonografo; alcuni ascoltatori, ha riferito la Minneapolis Phonographic Society, avevano “preso a ‘shadow conducting’.”

Da allora, l’air playing è diventato un’alternativa socialmente accettabile per coloro che non ballano, dice l’etnomusicologo Sydney Hutchinson della Syracuse University. La pratica attraversa le culture; nella Repubblica Dominicana, la gente pantomima l’aria güira, uno strumento a percussione di metallo. Ma solo l’air guitar è diventato anche uno sport internazionale da spettatori.

Una delle prime gare di air guitar conosciute ha avuto luogo alla Florida State University nel novembre 1978. Centinaia di studenti si sono presentati per vedere “Mark Stagger and the Rolling Bones” aggiudicarsi il primo premio: 25 dischi in vinile. Questo agosto, i migliori chitarristi aerei di quasi una dozzina di paesi si sfideranno davanti a circa 30.000 persone a Oulu, Finlandia, al 24° Campionato Mondiale di Air Guitar. Saranno giudicati sulle abilità tecniche (che sono diverse da quelle necessarie per suonare una chitarra vera e propria), presenza scenica e “ariosità”.”

Ariosità “è quella scintilla di creatività. Qualcuno che rende viva la canzone”, spiega Eric “Mean” Melin, che ha vinto il titolo mondiale 2013 facendo oscillare la sua air guitar dietro la schiena, in stile Kip Winger. “Vogliamo esprimerci in un modo che va al di là di quello che può fare una chitarra ‘là’.”

Anche essenziale per essere un grande air guitarist: il senso dell’ironia. Devi sapere che è ridicolo”, dice Melin, “ma anche essere davvero appassionato”.

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Questo articolo è una selezione dal numero di luglio/agosto di Smithsonian magazine

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