Amelia Boynton Robinson: Video Visionari: NVLP: Storia afroamericana

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Amelia Boynton Robinson
Visionaria nazionale
Nata il 18 agosto 1911 a Savannah, Georgia
Pioniera dei diritti civili, ex vicepresidente dello
Schiller Institute

CONTENUTI:
1. BIOGRAFIA
2. VIDEO CLIPS
3. LINK ESTERNI
4. URL

BIOGRAFIA
La pioniera dei diritti civili Amelia Boynton Robinson è forse meglio conosciuta come la donna al fronte della marcia del 7 marzo 1965 “Bloody Sunday” a Selma, Alabama. Robinson fu gassata, picchiata e lasciata a morire quel giorno sul ponte Edmund Pettus.

Gli organizzatori della protesta, tra cui la donna d’affari vedova di Selma Amelia Platts Boynton, avevano intenzione di marciare da Selma a Montgomery, la capitale dello stato dell’Alabama, ma furono fermati da quella che era effettivamente una rivolta della polizia mentre attraversavano il ponte lasciando Selma. Mentre la marcia Selma-Montgomery non ebbe luogo fino a due settimane dopo, i riflettori internazionali sull’atrocità del primo tentativo del 7 marzo gonfiarono le file dei marciatori fino a proporzioni nazionali.

Nata il 18 agosto 1911 a Savannah, Georgia, da Anna e George Platts, gli sforzi della Robinson per la giustizia e i diritti civili iniziarono molto prima del 1965. Dagli anni ’30, lei e suo marito, S.W. Boynton, lottarono per il diritto di voto e la proprietà per gli afroamericani nelle zone rurali più povere dell’Alabama, dove lei lavorava come agente di dimostrazione a domicilio per il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.

Durante gli anni ’60, la casa e l’ufficio della Robinson divennero il centro delle battaglie per i diritti civili di Selma, utilizzate dal dottor Martin Luther King e dai suoi luogotenenti, dai membri del Congresso e dagli avvocati per pianificare le manifestazioni che avrebbero portato all’approvazione del Voting Rights Act del 1965. Nel 1964, fu la prima donna afroamericana a cercare un seggio al Congresso dall’Alabama, e fu la prima donna, bianca o nera, a correre con il biglietto democratico nello stato. Sempre una leader vibrante, fu premiata con la Martin Luther King, Jr. Freedom Medal il 21 luglio 1990, in onore del suo impegno di tutta la vita per i diritti umani e civili.

Robinson è vicepresidente dello Schiller Institute, fondato nel 1984 da Lyndon LaRouche e Helga Zepp LaRouche. La missione del no-profit è di difendere i diritti di tutta l’umanità al progresso – materiale, morale e intellettuale. Robinson considera l’Istituto “seguire le orme di Martin Luther King”. L’Istituto ha recentemente ripubblicato la sua autobiografia Bridge Across Jordan.

Oggi, a 90 anni, la Robinson continua a dedicarsi alla promozione dell’uguaglianza razziale. Continua a girare la nazione parlando per lo Schiller Institute a nome dei principi dei diritti civili e dei diritti umani, una causa che ha sostenuto per più di cinque decenni.

VIDEO CLIPS

URL (Clicca per il segnalibro): http://www.visionaryproject.org/robinsonameliaboynton

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