Modelli di insediamento
I ciprioti erano tradizionalmente un popolo prevalentemente rurale, ma una costante deriva verso le città iniziò all’inizio del 20° secolo. Il censimento del 1973 ha registrato sei città, definite come insediamenti di più di 5.000 abitanti, e quasi 600 villaggi. In seguito all’occupazione turca nel 1974 della parte settentrionale dell’isola, questo schema cambiò, il risultato della necessità di reinsediare circa 180.000 rifugiati greco-ciprioti che erano fuggiti dalla zona controllata dai turchi verso la parte meridionale dell’isola. Gli alloggi costruiti per loro erano situati principalmente nelle vicinanze delle tre città a sud della linea di demarcazione, in particolare nell’area suburbana di Nicosia, che era ancora controllata dal governo della Repubblica di Cipro. Al contrario, la parte settentrionale dell’isola è ora più scarsamente popolata, nonostante l’afflusso di turco-ciprioti dal sud e l’introduzione di coloni turchi dalla terraferma.
Le sei città registrate nel censimento del 1973, sotto la repubblica indivisa, erano le sedi dei sei distretti amministrativi dell’isola. Di queste Kyrenia (in turco Girne), Famagosta (in greco Ammókhostos; in turco Mağusa) e la metà settentrionale di Nicosia sono a nord della linea di demarcazione tracciata nel 1974 e sono in mano ai turco-ciprioti; quella parte di Nicosia è il centro amministrativo del settore turco-cipriota. Limassol, Larnaca, Paphos e la parte meridionale di Nicosia sono rimaste in mani greco-cipriote dopo il 1974; quella parte di Nicosia è la capitale nominale dell’intera Repubblica di Cipro e il centro amministrativo del settore greco-cipriota.