Jérôme Bonaparte

Jérôme Bonaparte, originale italiano Roland Buonaparte, (nato il 15 novembre 1784, Ajaccio, Corsica – morto il 24 giugno 1860, Villegenis, Francia), fratello minore di Napoleone I, che divenne re di Westfalia e maresciallo di Francia. Fu attraverso Jérôme che la linea Bonaparte si estese negli Stati Uniti; il suo figlio maggiore, Jerome, crebbe nel Maryland con la madre americana.

La famiglia Bonaparte aveva sopportato povertà e difficoltà in Corsica prima che i successi militari di Napoleone durante la rivoluzione francese spostassero la famiglia in alto nella scala sociale ed economica. Jérôme era ancora un bambino quando suo fratello, sempre più potente, lo mandò a Parigi per studiare.

Membro della guardia consolare dal 1800, Jérôme fu trasferito in marina subito dopo essere stato ferito in un duello. Napoleone mandò Jérôme nella colonia francese delle Indie Occidentali di Saint-Domingue (oggi Haiti) alla fine del 1801 come membro delle forze di spedizione per sedare la rivolta degli schiavi. Gli fu ordinato di tornare in Francia nell’estate del 1803. Temendo la cattura britannica se fosse salpato per la Francia dai Caraibi, Jérôme salpò invece per gli Stati Uniti. Lì, mentre visitava Baltimora, Maryland, incontrò e presto sposò (24 dicembre 1803) Elizabeth Patterson, la figlia diciottenne di un ricco mercante. La coppia salpò per l’Europa nel 1805. Poiché Napoleone intendeva espandere il suo potere in Europa facendo matrimoni politicamente vantaggiosi per i suoi fratelli, ordinò che la moglie incinta di Jérôme fosse esclusa dal suo regno. Di conseguenza, il figlio di Jérôme nacque in Inghilterra. Jérôme vide presto il vantaggio di conformarsi ai desideri dell’imperatore e rifiutò sua moglie e suo figlio per partecipare ai vantaggi dell’impero.

Prese il comando di un piccolo squadrone nel Mediterraneo e partecipò alla campagna del 1806. Un decreto imperiale annullò il suo primo matrimonio nel 1807. L’imperatore organizzò allora il matrimonio di Jérôme con la principessa Caterina di Württemberg (dalla quale Jérôme avrebbe avuto tre figli) e lo fece re di Vestfalia. Durante il suo breve regno (1807-13), Jérôme spese enormi quantità di denaro per migliorare le strade, i parchi e gli edifici del suo regno e soprattutto per rinnovare il suo palazzo. Oltre a questo, gli uomini che nominò alle alte cariche erano inetti o corrotti. Ben presto prosciugò il tesoro del suo paese e fece infuriare Napoleone. Il suo risultato più degno di nota fu l’allora insolita concessione di diritti agli ebrei di Westfalia. Nella campagna di Russia del 1812, Jérôme fallì nella missione assegnatagli e fu riportato a Kassel, la capitale del regno.

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Nel 1813, alla caduta del regime napoleonico in Germania, Jérôme tornò in Francia. Comanda una divisione dell’ala sinistra francese a Waterloo e attacca con grande pertinenza. Con la seconda abdicazione di Napoleone, Jérôme lasciò la Francia, passando la maggior parte degli anni del suo esilio in Italia. Tornò in Francia nel 1847, e, dopo l’ascesa di suo nipote Luigi Napoleone (come Napoleone III), divenne, successivamente, governatore degli Invalides, maresciallo di Francia, e presidente del Senato.

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